Hai deciso di cambiare gli infissi della tua casa, oppure vuoi cambiare la forma di porte e finestre, o ancora vuoi aprirne di nuove. Ma sei preoccupato dalla spesa ingente da affrontare. Con il Bonus Infissi 2024 puoi ottenere delle detrazioni fino al 50%  per i lavori effettuati.

Ricordando che è possibile visionare la guida completa alle agevolazioni sul sito dell’Agenzia delle Entrate vediamo nel dettaglio come funzionano e come accedervi.

Anche per il bonus infissi è possibile sfruttare la cessione del credito o lo sconto in fattura. Non occorre nemmeno il visto di conformità, dovranno comunque essere rispettati i prezzi unitari minimi della Tabella 1 del DL Requisiti 20 Agosto 2020.

Come funziona la detrazione fiscale del 50% del Bonus Infissi 2024?

L’aliquota da poter portare in detrazione è pari al 50% delle spese totali sostenute per un limite massimo di detrazione ammissibile: 60.000 euro per unità immobiliare. Quindi, la metà della somma spesa ti verrà restituita in 10 anni, in quote uguali, detraendotela dalle tasse.

Possono accedere tutti i contribuenti che sostengono le spese di riqualificazione energetica e che possiedono un diritto reale sulle unità immobiliari costituenti l’edificio.

Quali lavori comprende il Bonus Infissi 2024

Per capire per quali lavori spetta puoi far riferimento alla guida dell’Agenzia delle Entrate alle agevolazioni sui lavori di ristrutturazione. In particolare, la detrazione del 50% è riconosciuta per:

  • Fornitura e posa in opera di una nuova finestra comprensiva di infisso o di una porta d’ingresso; integrazioni e sostituzioni dei componenti vetrati. Ovviamente, ricadono nel beneficio anche i lucernari.
  • Fornitura e posa in opera di scuri, persiane, avvolgibili, cassonetti  e relativi elementi accessori, purché tale sostituzione avvenga simultaneamente a quella degli infissi (o del solo vetro). In questo caso, nella valutazione della trasmittanza termica, si può considerare anche l’apporto termico degli elementi oscuranti, assicurandosi che il valore di trasmittanza termica complessivo non superi il valore limite di cui ai requisiti tecnici.
  • coibentazione o sostituzione dei cassonetti nel rispetto dei valori limite delle trasmittanze previsti per le finestre comprensive di infissi;
  • sono escluse dall’agevolazione le zanzariere;
  • Prestazioni professionali (produzione della documentazione tecnica necessaria, compreso dove richiesto, l’Attestato di Prestazione Energetica – A.P.E. , la direzione dei lavori, invio pratica Enea etc.)

Adempimenti e documenti da conservare

Entro 90 giorni dalla fine lavori, dovrai inviare la comunicazione del rispetto dei requisti all’Enea, tramite il seguente portale: https://detrazionifiscali.enea.it/

Nel caso della singola unità immobiliare, e cioè univocamente definita al Catasto, può essere redatta anche dal soggetto beneficiario.

Dopo aver inviato la comunicazione, ti verrà fornito un riepilogo che dovrai firmare e conservare. Alla pratica viene associato un codice CPID.

Questo documento dovrai esibirlo in caso di controlli insieme a:

      • dichiarazione del fornitore/assemblatore/installatore del rispetto dei requisiti di legge
      • dichiarazione del rispetto dei massimali di costo di cui all’allegato I del decreto 6 agosto 2020 (fac-simile);
      • schede tecniche di prodotto e marcatura CE con relative dichiarazioni di prestazione (DoP);
      • fatture e ricevute di pagamento mediante bonifico parlante;

Le documentazioni raccolte, comprese le asseverazioni a firma del tecnico incaricato, qualora non si optasse per la cessione del credito o lo sconto in fattura, andranno consegnate al proprio consulente fiscale/ CAF entro la data di presentazione della dichiarazione dei redditi, per i 10 anni successivi a quello dell’intervento.

Chi ha diritto al bonus infissi 2024

Le regole sono poche e chiare:

      • l’edificio su cui si monterà il nuovo infisso, alla data d’inizio dei lavori, dovrà essere “esistente”, ossia accatastati o con richiesta di accatastamento in corso, e in regola con il pagamento di eventuali tributi e devono essere dotati di “impianto termico”.
      • l’intervento deve configurarsi come sostituzione di elementi già esistenti e/o sue parti (e non come nuova installazione). Deve trattarsi di una sostituzione! Non sono ammessi ampliamenti o nuovi fori.
      • l’infisso interessato dall’intervento deve delimitare un volume riscaldato verso l’esterno o verso vani non riscaldati. Non rientra, ad esempio una finestra installata in garage o cantina.
      • i valori di trasmittanza termica finale (Uw) devono essere inferiori o uguali ai valori limite riportati nell’allegato E del decreto requisiti. Devono essere, inoltre, rispettate le pertinenti norme nazionali e locali vigenti in materia urbanistica, edilizia, di efficienza energetica, di sicurezza (impianti, ambiente, lavoro).
      • Inoltre, il costo della fornitura dell’infisso non deve superare i 550 € al mq, oppure i 650 € al mq se incluso di oscurante, nel caso in cui tu viva in zona A, B o C  (persiana, tapparelle, scuro). Mentre se vivi in zona D, E o F, il costo della fornitura non deve superare i i 650 €, oppure i 750 € al mq se incluso di oscurante. Il costo è da ritenersi al netto di IVAprestazioni professionali e opere complementari.
      • bisogna redigere l’APE solo nel caso di interventi condominiali.

Sconto in fattura e cessione del credito

Anche per il bonus infissi è possibile sfruttare la cessione del credito o lo sconto in fattura. Non occorre nemmeno il visto di conformità, ma dovrai comunque rispettare i prezzi unitari minimi della tabella I del DL Requisiti 20 Agosto 2020.

Ti aiutiamo noi a capire di cosa hai bisogno. L’investimento che devi fare potrebbe anche essere meno oneroso di quanto credi.